2012
incontro con BRUNO PIZZUL
Comune di Cividale del Friuli
Udine - Friuli Venezia Giulia - Italia
Incontro con Bruno Pizzul a Cividale del Friuli
Presenti il sociologo e giornalista Francesco Pira e il giornalista Matteo Femia
Sarà presentato il libro “Bruno Pizzul. Una voce nazionale”
Mercoledì 31 ottobre 2012
Chiesa di Santa Maria dei Battuti, ore 18.30
Rassegna “Dal nostro inviato. Corrispondenze”
In seno alla rassegna “Dal nostro inviato. Corrispondenze” la biblioteca di Cividale del Friuli ospita, mercoledì 31 ottobre, alle 18.30, Bruno Pizzul, già calciatore, uno dei giornalisti televisivi più amati, uomo straordinario e giornalista sportivo di rara bravura. Pizzul sarà accompagnato dal sociologo e giornalista Francesco Pira e dal giornalista Matteo Femia, autori di “Bruno Pizzul. Una voce nazionale”. Un pre-partita interessante prima della sfida di serie A serale. Ingresso libero.
Il libro
Edito da Fausto Lupetti , il volume “Bruno Pizzul. Una voce nazionale” è stato scritto da Francesco Pira e Matteo Femia ed è incentrato sulla vita di uno dei giornalisti televisivi più amati. I diritti d’autore saranno devoluti alla Fondazione Stefano Borgonovo, la onlus a favore dei malati di sclerosi amiotrofica (SLA). La prefazione è di Riccardo Cucchi (Capo dei servizi sportivi di Radio Rai). Si possono leggere i contributi di Italo Cucci (Direttore Editoriale di ItalPress), Eleonora Giovio (El Pais) e Daniele Redaelli (Gazzetta dello Sport).
La prefazione
Di Riccardo Cucchi. “La calma, la serenità. Sono doti di Bruno che mi hanno sempre fatto riflettere. Il nostro è un mestiere affascinante che rischia, però, di farci sentire troppo al centro del mondo. Non prenderti troppo sul serio, sembrava dirmi Bruno. Me lo ripeto spesso, anche oggi: non prenderti troppo sul serio. Ma le sue telecronache di calcio sprigionavano passione, vera. Quella di
chi il calcio l’ha giocato e riesce a raccontarlo con semplicità. Perché il calcio è un gioco semplice. Per questo piace così tanto. È comprensibile e immediato, al di là delle alchimie tattiche che alcuni vorrebbero, oggi, prioritarie su tutto il resto. Da telespettatore ho amato i suoi commenti. Da giovane cronista che voleva imparare, ho preso appunti quando Bruno parlava in tv. Lui non lo sa, non gliel’ho mai detto”.
Bruno Pizzul
Un personaggio straordinario del mondo del calcio: un ex calciatore che è diventato un giornalista sportivo, anzi uno dei più importanti telecronisti della Radio Televisione Italiana ed uno dei più conosciuti al mondo. Un uomo che non ama essere celebrato, ma che è riuscito a raccontare ai due autori del libro tanti episodi incredibili vissuti sui campi da giocatore o da giornalista.
Nel libro c’è la vita di un italiano vero che da calciatore prima, e da telecronista dopo, ha girato l’Italia e il mondo. Gli aneddoti, i grandi personaggi che ha conosciuto e incontrato, i suoi valori, un calcio bello da giocare e da raccontare oggi offuscato da terribili ombre e personaggi loschi. Bruno Pizzul ha narrato a milioni di italiani il calcio pulito come soltanto un grande professionista sa fare. È partito da Cormons, cittadina al confine con la Slovenia, ed è arrivato dove ogni buon giornalista sportivo sarebbe voluto arrivare.
I suoi ricordi e i suoi scoop giornalistici, i dialoghi con Nicolò Carosio e la sua enorme passione: la Nazionale. Dalle esperienze al Liceo Stellini di Udine, alle esperienze da calciatore-studente universitario a Catania, dal falso scoop della sua morte annunciata da Facebook alle gradite imitazioni in televisione, ed ancora all’amore per il buon vino.
Uno stralcio del libro
“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta" diceva il poeta e scrittore libanese Gibran Khalil. È forse stata la straordinaria simbiosi che si è creata tra la cantilena familiare della voce di Bruno e l’udito, da essa rassicurato, di milioni di appassionati il segreto del successo popolare di Pizzul. Quasi fosse una forma d’arte, il suo timbro inconfondibile è entrato nell’immaginario di tutti, per decenni, facendone quasi uno di casa. Un abbraccio, quello con la sua voce, dato dal fatto che quella sonorità portava con sé quel garbo quella saggezza, tipicamente friulani, che lo spettatore riconosceva immediatamente dal suo tono pacato ma competente. E accadeva mentre raccontava un rigore, un’azione, uno scontro di gioco. Nulla a che vedere con le telecronache urlate, frementi, schizofreniche di oggi, che descrivono un calcio talvolta ancora appassionante.
Gli autori
Francesco Pira
Francesco Pira, 46 anni, è sociologo. Insegna comunicazione e relazioni pubbliche presso l’Università degli Studi di Udine, dove è stato “Co-Direttore del Corso di Perfezionamento in giornalismo sportivo”. Giornalista, consigliere nazionale dell’Associazione italiana della comunicazione pubblica. Ha scritto di calcio per Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, La Stampa, Tutto B, La Sicilia e Il Giornale di Sicilia. Ha collaborato con le emittenti tv “Antenna Sicilia” e “Telecolor. È autore di venti pubblicazioni. Per Fausto Lupetti Editore ha già pubblicato con F. Pomilio “La Repubblica della Comunicazione”. Ama il mare, il tennis e la buona musica.
Matteo Femia
Ha 31 anni e da dieci anni svolge la professione di giornalista per carta stampata, testate online e televisive locali in Friuli Venezia Giulia, per le quali ha svolto servizi in ambito sportivo, culturale e di cronaca. Al momento lavora tra gli altri per i quotidiani “Il Piccolo” di Trieste ed “Il Gazzettino” di Mestre. Ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Trieste. È tra
gli organizzatori della manifestazione “Goal a Grappoli”, che coniuga calcio e comunicazione e si svolge annualmente nella sua Cormons, in provincia di Gorizia. Gioca a calcetto in una lega amatoriale locale, ama il sax tenore, i gatti e tutto ciò che sia francese.
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