2019
"TRAME LONGOBARDE: tra Architettura e Tessuti"
"TRAME LONGOBARDE: tra Architettura e Tessuti"
Mostra al Monastero di Santa Maria in Valle fino al 27 ottobre
Uno straordinario lavoro di ricostruzione, un viaggio per scoprire la vita quotidiana dei longobardi attraverso tessuti, abiti e monili prodotti da questa straordinaria civiltà.
Preziose e precise le ricostruzioni partendo da fonti archeologiche.
Il Monastero di Santa Maria in Valle ospita una nuova mostra nella zona del Centro Visite. Fino al 27 ottobre saranno visibili i tessuti e le bordure realizzati nella Casa di Reclusione di Spoleto dai detenuti del corso di tessitura, con i telai dell’IIS Sansi Leonardi Volta, dopo un lavoro di studio e ricostruzione di trame e orditi desunte dalle scoperte archeologiche. La composizione dell’abito maschile e femminile è stata realizzata partendo da attenti confronti iconografici e studiando soprattutto l’Historia Langobardorum di Paolo Diacono: il risultato è un’accurata proposta delle antiche tecniche di tessitura e di taglio e cucito dell’abito altomedievale. Sono rappresentati i diversi ceti sociali completati da accessori realizzati dai detenuti del Liceo Artistico ristretto. Il visitatore, condotto da icone equine e lance tra reperti dei secoli dal IV all’VIII, incontra i protagonisti di trame longobarde davanti a grandi fondali fotografici di monumenti e beni di epoca longobarda.
La mostra, curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, con il confronto scientifico di Donatella Scortecci, è stata realizzata grazie alle risorse della Regione Umbria (legge regionale 24 del 2003 progetto “Musei che hanno stoffa”), del MiBACT (legge 77 del 2006 a sostegno dei siti UNESCO) e dall’Associazione Italia Langobardorum per il valore scientifico, didattico illustrativo e sociale.
Si tratta di un progetto nato da un’eccezionale collaborazione tra enti e istituzioni, dal Comune di Spoleto alla Regione Umbria, dall’Istituto Sansi Leonardi Volta, alla Casa di Reclusione di Spoleto, al Museo Nazionale del Ducato coordinati e diretti dall’associazione Italia Langobardorum (l’ente che gestisce il sito UNESCO dei Longobardi che include le evidenze monumentali di 7 città: Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento, Monte Sant’Angelo).
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