Vedendo il proprio fronte minacciato, l'Austria aveva chiesto l'aiuto della Germania che, benché sottopressione, aveva acconsentito a trasferire sul fronte dell'Isonzo un'Armata. Il compito del Corpo alpino tedesco era di prendere il Kuk e il Matajur, terza linea di difesa Italiana prima della pianura. Rommel in quel momento era un tenente in attesa di nomina a capitano. Gli furono affidate quattro compagnie delle dieci del battaglione di Sprosser. L'attacco tedesco prese il via il 24 ottobre e fu preceduto da una preparazione di artiglieria. Pioveva quando scesero la montagna ed attraversarono l'Isonzo. Si ritrovò lungo un sentiero che collegava la prima alla seconda linea. Non si fa cenno di scontri ne qui ne successivamente. Una postazione di mitraglieri venne sorpresa e catturata. La seconda linea era ormai sulla loro strada. Altri capisaldi cedettero ed altri prigionieri andarono ad aggiungersi ai precedenti. Cosa ne fece dei prigionieri, così lontano dalle proprie basi non è dato capire. Ormai la sua avanzata era finita sotto il tiro lungo dell'artiglieria austriaca. Era ormai giunto a pomeriggio inoltrato sul Kolovrat alle pendici del Matajur. Dopo dissidi sui successivi passi col comandante del battaglione delle Guardie Bavaresi che lo seguiva andò a dormire. La mattina del 25 Sprosser lo raggiunse e concordarono il da farsi. Sfruttando la conformazione della montagna, dalla cui cima non si potevano vedere i fianchi e il fondovalle, procedette contro diversi avamposti italiani che cedettero alla sorpresa.
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