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Friuli Colli Orientali
Arte, cultura, storia e, naturalmente, vino: la zona di produzione dei vini DOC “Friuli Colli Orientali”, che ha in Cividale il suo capoluogo storico ed il centro più conosciuto fuori dai confini regionali, è ancora tutta da scoprire – o quasi – dal punto di vista turistico e paesaggistico.
Siamo in Friuli Venezia Giulia a pochi chilometri da Udine e da località balneari ben note ai turisti italiani e stranieri, come Lignano e Grado, è possibile dedicarsi a un tipo di turismo diverso, adatto a quanti vogliono scoprire le tradizioni e la storia di terre ricche di bellezze naturali e di tesori artistici.
Dalle pendici del monte Bernadia, a nord, fino allo Judrio che segna il confine tra le province di Udine e di Gorizia, c’è solo l’imbarazzo della scelta: scoprire i ruderi di castelli medievali nei dintorni di Attimis, visitare monumenti religiosi come la Pieve di San Gervasio a Nimis o l’Abbazia di Rosazzo, Cividale con le sue vestigia romane e longobarde…
Per gli sportivi, o per chi più semplicemente ama la natura, un’infinità di sentieri da percorrere in mountain-bike o tranquillamente a piedi, in un paesaggio dove armoniosamente si alternano boschi e vigneti.
Vigneti che, inevitabilmente, ci riportano al vino. Gli oltre 2000 ettari vitati di questo territorio sono stati ribattezzati “Parco della vite e del vino”, felice sintesi di un progetto che vuole garantire alla vitivinicoltura il massimo dello sviluppo nell’ambito di una gestione integrata delle ris
orse economiche ed ambientali; una integrazione nella quale il turismo enogastronomico ha una parte importante.
In questo progetto di sviluppo, è importante far conoscere le risorse del territorio; un compito al quale, con questo sito, il Consorzio tutela vini “Friuli Colli Orientali e Ramandolo” che dal 2014 ha sede a Corno di Rosazzo presso la storica Villa Nachini-Cabassi, vuole certamente contribuire.
zona di produzione
In provincia di Udine: comprende in tutto o in parte i territori dei comuni di Attimis, Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Manzano, Nimis, Povoletto, Premariacco, Prepotto, S. Giovanni al Natisone, S. Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano;
base ampelografica
Picolit min. 85%, possono concorrere altre uve a bacca bianca racc. e/o aut. per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia max. 15%, con esclusione del vitigno Traminer aromatico);
norme per la viticoltura
I nuovi impianti e reimpianti realizzati successivamente all'entrata in vigore del presente disciplinare dovranno prevedere almeno 3500 viti per ettaro;
In annate particolarmente siccitose è ammessa l'irrigazione di soccorso;
La resa massima di uva ammessa in coltura specializzata è di 4 t/Ha;
Alla vendemmia, le uve destinate alla vinificazione devono assicurare, al vino a denominazione di origine controllata e garantita "Colli Orientali del Friuli Picolit", un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 13 % vol.;
norme per la vinificazione
Le operazioni di vinificazione e imbottigliamento devono essere effettuate all'interno della zona di produzione;
Le uve possono essere sottoposte a pratiche di appassimento sulla pianta e/o su graticci e/o in cassette all'aperto o in locali anche dotati di sistemi per il controllo di temperatura e/o umidità e/o di ventilazione forzata;
Non è consentita nessuna pratica di arricchimento;
La resa massima dell'uva in vino non deve essere superiore al 55%, pari ad una resa massima di 22 ettolitri per ettaro;
norme per l'etichettatura
L'indicazione dell'annata di produzione delle uve in etichetta è obbligatoria